Twitter ha cambiato look.
Il successo gli ha dato alla testa.

Giusto il tempo di capire come funzionava ed ecco che Twitter decide di cambiare interfaccia. Per la gioia dei tanti microblogger che erano finalmente riusciti a capirci qualcosa.

Evidentemente al principe dei social network il successo ha dato alla testa. Appena ha saputo di essere sulla bocca di tutti ha deciso di farsi ancora più bello rinnovando la grafica delle pagine.

Qui sopra vedete infatti la nuova grafica del mio profilo Twitter con tutte le caselle al posto…sbagliato. Nel senso che ciò che prima era a destra, ora è a sinistra. E viceversa.

Tipico dei social network. E speriamo che ora, per un po’, ci lascino stare con questi cambi improvvisi.

Ma vediamo nei dettagli cosa ha portato di buono il cambiamento d’immagine.

Il profilo è in apparenza più ampio e ricorda un po’ quello del rivale Facebook. La novità forse più importante è la presenza della amata-odiata pubblicità, amata per gli inserzionsiti e odiata per chi se la dovrà sorbire. Ma anche qui vige la regola del “senza pubblicità l’alternativa è chiudere“.

La famigerata reclame arriva tramite le pagine commerciali, chiamate brand pages, messe a disposizione delle società che vogliono diffondere prodotti e servizi.

Il Ceo Dick Costolo, dice che «Twitter ha l’obbligo di raggiungere ogni singola persona dell’universo internet», ecco il motivo del cambiamento che dovrebbe rendere più intuitiva e facile la pubblicazione dei micropost da 140 caratteri.

Per saperne di più  dire la vostra, l’hashtag da seguire è #newtwitter .

Cinguettare è meglio che urlare: ecco il primo governo dell’era Twitter.

Ieri a mezzogiorno mezza Italia era sintonizzata sulla rete per sapere da quali ministri era composto il nuovo governo del professor Mario Monti.

La metà di loro era su Twitter. E non è una novità. Il microblog dei cinguettii si è infatti nuovamente dimostrato il mezzo più veloce in assoluto per carpire le notizie.

Il professore non aveva ancora presentato la su lista di ministri al presidente Napolitano che su Twitter è comparso questo messaggio inviato da uno studente: “Lorenzo Ornaghi sicuro ministro, ha già avvisato i suoi studenti che interromperà le lezioni all’università”.

E poco dopo un altro tweet: “Mi dispiace chiudere in anticipo le lezioni per ragioni a voi note. Non è un addio, confido che sia un temporaneo commiato”.

Il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ha fornito in anticipo, sempre su Twitter, due nomi di possibili ministri: “Severino alla Giustizia, Terzi agli Esteri”.

Altri studenti universitari hanno scritto confermando che anche Anna Maria Cancellieri aveva annunciato il suo impegno governativo. Sul microblog dell’uccellino le indiscrezioni si sono rincorse per quasi tutta la mattina, anche a causa del ritardo con cui Monti ha presentato il suo team di ministri.

E  sempre via Twitter, un altro direttore di giornale, Stefano Menichini di Europa, ha buttato lì  un sospetto: “In altri tempi un’attesa così lunga l’avremmo letta in un solo modo: Napolitano sta riscrivendo la lista E forse è proprio così“.

Insomma, grande successo di pubblico e di critica per Twitter, come ai tempi delle rivolte arabe e, purtroppo, della recente alluvione in Liguria e in Lunigiana. A proposito di quest’ultimo evento, posso riportare la mia diretta testimonianza dell’efficacia di Twitter avendo io stretti legami con la Lunigiana, Pontremoli per l’esattezza, dove mia moglie ha dei parenti. Con Twitter siamo riusciti a seguire, quasi in tempo reale, l’incalzante succedersi degli avvenimenti e come fare per avere notizie su eventuali vittime o frane.

Se avete un account su Twitter e volete dire la vostra sul governo Monti, utilizzate l’hashtag #lodicoamonti

creato dal sito nonconvenzionale.com, un sito di informazione, dedicato a tutto ciò che può essere considerato “non convenzionale”, dalla comunicazione al marketing non convenzionale, dal social media al life style.

Appuntamento con Ornella Vanoni sulla prima pagina di Google.

In un post di qualche giorno fa riportavo le mie impressioni sull’apertura dell’account di Twitter da parte di Ornella Vanoni.

Il giorno dopo, digitando Ornella Vanoni su Google (nella categoria blog), il mio post figurava in prima posizione (vedi foto).

Al momento in cui scrivo, il post è scivolato in quinta posizione, ma è sempre in prima pagina. Un piccolo esempio di come si possa finire nella prima pagina dei motori di ricerca con una determinata keyword, in questo caso Ornella Vanoni, stando attenti a rispettare quelle piccole regole che permettono al post di arrivare così in alto nelle ricerche.

Se la cosa vi ha incuriosito e volete saperne di più, contattatemi pure. Sarò lieto di raccontarvi altri dettagli.

Le imprese sono sempre più convinte dell’importanza del Social Media Marketing.

Apriti cielo! Uno studio recente della società americana Jive, ha confermato un serio interessamento da parte degli Amministratori Delegati delle aziende americane ( e a ruota quelle europee) verso il Social Media Marketing e una volontà concreta di inserire questa attività nel  futuro prossimo del loro Marketing Mix.

Il 67% degli intervistati ha catalogato i media sociali come “un nuovo ed efficace metodo per parlare ai clienti e coinvolgerli nelle scelte di marketing”.

Il 78%, ammettendo l’importanza di una “Strategia Sociale” all’interno dei piani di marketing aziendale,  ha sottolineato come  i Social Network offrano ai clienti la straordinaria possibilità di parlare (nel bene e nel male) dei loro prodotti  e delle loro scelte aziendali. E questo è  vitale per il futuro dell’azienda, perché permette di aumentare la trasparenza e la lealtà nei confronti dei clienti, ma anche dei diretti concorrenti.

Quindi spazio a Facebook, Twitter e al nuovo nato Google+: solo con l’utilizzo continuo e appassionato di questi strumenti le aziende saranno capaci di attrarre più clienti e quindi più fatturato. In particolare, le aziende che hanno deciso di investire sul commercio elettronico, dovranno fare in modo di attivare questa tipologia di vendita anche sulle reti sociali, con la convinzione che, oggi, il mercato ha piantato le tende (e le bancarelle) anche lì, sui Social Network.

Era ora che anche gli AD se ne accorgessero.

Un’azienda italiana su due trova nuovi clienti grazie ai Social Network.
E la tua, cosa aspetta?

In un sondaggio condotto da Regus basato sulle risposte di 17.000 manager e imprenditori di 80 Paesi, è emerso un netto aumento del numero delle aziende che utilizzano i Social Network per arrivare a nuovi clienti. E’ salito infatti al 48% il numero delle aziende italiane che sono riuscite ad acquisire nuovi clienti grazie alle attività di social networking aziendale.
Il sondaggio rivela che il 52% delle aziende mondiali e il 53% di quelle italiane utilizza frequentemente Twitter e Facebook per mantenere i contatti con i clienti esistenti. In particolare, in Italia, il 42% delle aziende consiglia e stimola i clienti e  i propri dipendenti ad iscriversi a Linkedin, Xing e Viadeo, rispetto al 53% del dato delle aziende mondiali. Il 33% delle aziende italiane dedicano fino al 20% del proprio budget di comunicazione alle attività di Social Networking aziendale. Il fenomeno del Social Networking  non è più, quindi, solamente un simpatico passatempo, ma si rivela una importanza necessità per aumentare contatti e fatturato.

E voi, cosa aspettate? Parliamone.