“Scusi, mi darebbe la sua amicizia?”. Quando il mondo virtuale si intrufola in quello reale.

Bello e intelligente questo filmato realizzato dall’English National Opera in cui il protagonista gira per la città a “cercare amici” come se fosse su Facebook e si mette a “seguire le persone” come accade su Twitter o addirittura si diverte ad appiccicare dei like sui loro corpi. Significative le espressioni stupite e divertite della maggior parte delle persone importunate. Il video, ripreso anche dal sito di Repubblica, ci racconta quanto il mondo online e quello offline siano diversi e distanti dal fenomeno dei Social Network.

Casi di successo: il blog di Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco sul Naviglio.

Oggi voglio segnalarvi un altro interessante caso di comunicazione sulla rete, quello di Eugenio Comincini, sindaco della città dove vivo e lavoro, Cernusco sul Naviglio. Eugenio, giusto giusto un anno fa, incalzato da amici e collaboratori, ha deciso di raccontare la sua esperienza di sindaco aprendo un blog e utilizzando quegli straordinari megafoni chiamati Social Network (Twitter e Facebook in particolare) per confrontarsi con la cittadinanza. Una scommessa che Eugenio ha vinto alla grande, considerando che sono parecchi i suoi colleghi politici, che dopo aver aperto un blog,  lo hanno mestamente chiuso dopo qualche mese. Comincini invece ci ha sempre creduto e oggi, proprio dalle pagine del suo blog, annuncia con orgoglio i risultati ottenuti in questo primo anno di vita sulla rete.

Ecco cosa scrive Eugenio Comincini sul suo blog:

Il 19 maggio del 2010 avviavo l’avventura di questo mio blog, concepito come uno strumento per parlare alle persone, volendo interagire come persona.

Ad un anno di distanza posso fare un primo bilancio di questa esperienza: ringraziando chi mi ha accompagnato nel realizzare e curare questo blog, sono contento di aver avuto la possibilità di raccontare quanto stiamo realizzando per la nostra città e potermi esprimere su altre questioni (politiche o meno) che mi stanno a cuore; il tutto con la possibilità di interagire con le persone che hanno deciso di leggermi (in maniera più o meno occasionale).

Non sono un genio dei new media, però sono soddisfatto di quanto ho imparato e dei frutti ottenuti dall’utilizzo del blog, come pure dei miei profili Facebook e Twitter, oltre che dello spazio foto sula mia pagina Flickr e dei video (pochini per la verità) sul mio spazio YouTube.

Il post completo lo trovate qui.

I segreti di questo blog? Una grafica pulita e semplice, un aggiornamento costante, una buona varietà di contenuti e soprattutto un costruttivo dialogo con i visitatori, che hanno apprezzato lo sforzo e tornano frequentemente a visitare il blog.

Abitando a Cernusco sul Naviglio, ho avuto modo di conoscere personalmente Eugenio e sono al corrente delle difficoltà che ha dovuto superare all’inizio di questa sua avventura mediatica, difficoltà che poi, per forza di cose, si sono materializzate periodicamente durante il mantenimento e l’aggiornamento del blog e delle pagine di Twitter e Facebook. Ma la sua tenacia e la sua costanza lo hanno aiutato a mantenere le promesse e adesso il blog è uno strumento importantissimo, sia per lui che deve dialogare con i cittadini e tenerli informati sui fatti di Cernusco e sul programma della sua giunta, sia per gli abitanti di Cernusco che cercano di avere e mantenere un costante dialogo con il primo cittadino della loro città.

Complimenti quindi a Eugenio e al suo staff, in particolare all’assessore allo Sport, Commercio e New Media Ermanno Zacchetti, che ha dato una mano davvero preziosa a Eugenio nel non desistere dal suo impegno.

Down load. Con record.

Questo blog oggi è stato vittima dell’incendio che ha oscurato la web farm Aruba, dove è ospitato il dominio www.enricoporro.it.

Pertanto mi scuso con quanti oggi hanno tentato di collegarsi al blog, trovando la porta chiusa. Adesso pare essersi tutto risolto.

Nel dramma, Aruba ha stabilito il record assoluto di crescita dei follower su Twitter, da 0 a 5000 in poche ore.

Il caso del calciatore Gibson: apre e chiude l’account su Twitter in 97 minuti.

E’ stato proprio un brutto pomeriggio quello che ha passato il centrocampista del Manchester United Darren Gibson che, attirato dalle sirene di Twitter e dal fatto che ormai su quel sito di microblogging ci vanno veramente cani e porci, ha pensato bene di aprire un account pubblico per ascoltare il calore popolare dei tifosi dei Red Devils. Risultato? Gibson ha chiuso l’account nel giro di un paio d’ore, 97 minuti per la precisione, umiliato dalle risposte dei fan (davvero poco fan) che gli hanno dato del brocco e dello strapagato. Per esempio: “Come giocatore, sei un pessimo pretesto”, “Cosa vede Ferguson in te, non lo so”, “Niente mi farebbe più piacere che vederti andare via in estate”.

Sono i rischi che si corrono volendo abusare per forza dei Social Network e della vetrina che offrono a chi vuole stare al passo coi tempi in questa caustica epoca tecnologica. A Gibson va comunque riconosciuto il merito di aver avuto coraggio, e alla fine ha pagato il fatto di non essere esattamente un campione come i suoi colleghi Rooney, Ferdinand o Giggs. In Italia, del resto, sono davvero pochi i giocatori che si espongono alle intemperie dei Social Network. Mi piace ricordare, però, il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, uno dei primissimi calciatori italiani ad avere un account su Twitter e ad usarlo correttamente senza la mani adi strafare. Quel giusto che basta.

Altro che David Beckham. E’ Twitter il vero protagonista del nuovo spot della Diet Pepsi.

E’ in giro da qualche giorno il nuovo spot pubblicitario della Diet Pepsi che ha per protagonisti la star colombiana del momento Sofia Vergara e il calciatore David Beckham. Ma la notizia vera, quella che davvero interessa a noi che ci occupiamo di Web Marketing, è la presenza nello spot di un terzo vip: Twitter. Il sito di microblogging viene in soccorso di Sofia Vergara che, per distrarre la folla in fila al bar della spiaggia, posta un tweet in cui dice di avere appena visto David Beckham al molo vicino. Così facendo riesce a dissetarsi con una Diet Pepsi evitando di fare la coda. Credo che sia la prima volta in assoluto che un Social Network si rende protagonista di uno spot pubblicitario. Se togliamo gli spot delle compagnie telefoniche, in cui i Social Network vengono più o meno menzionati, non ricordo altri casi così eloquenti. Quindi, se vi ho incuriosito a sufficienza, qui potete guardarvi lo spot integrale.