Appunti dell’11 aprile: Robinson, Nicola Nunziata, copertine libri, tavolo Applaro Ikea, pagine commemorative Facebook.

Oggi è il compleanno di Monica. Auguri.

Segnalo le bellissime foto dei libri recensiti su Robinson, il nuovo inserto culturale di Repubblica.

L’autore si chiama Nicola Nunziata, è un collaboratore dell’agenzia Opfot, e le sue immagini, oltre che ad essere innovative e diverse dal solito format, contengono un’idea, quella di proseguire ipoteticamente il contenuto grafico e visivo delle copertine dei libri fotografati.

Ogni tanto, dalla jungla della metropolitana milanese, spunta anche un bel titolo, tipo questo per una promozione dell’Ikea relativa al tavolo Applaro.

Scopro solo ora che su Facebook esiste la possibilità di trasformare le pagine di persone prematuramente scomparse o decedute a causa di incidenti o altro, in pagine commemorative create e gestite da persone molto vicine al defunto in questione.

La scoperta è avvenuta cercando la pagina Facebook di Ambra Shaliani, una ragazza di 17 anni che ha perso la vita qualche settimana in un incidente stradale.

In cima alla pagina appare una specie di bannerino che recita:

Speriamo che le persone che amano Ambra troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lei e la sua vita.
Scopri di più sull’impostazione del contatto erede e sugli account commemorativi su Facebook.

Ciao Ambra, che la terra ti sia lieve.

Se non ci leggiamo più prima di Pasqua, auguri a tutti e a tutte.

Appunti di lunedì 3 aprile: #campagneelettorali, #Ilmiolibro, #FondazioneUmbertoVeronesi, #prevenzionecancrotesticoli, #tocchiamoci.

Su Twitter, sotto l’hashtag #candidatichedavvero, si trovano delle campagne elettorali che sono delle vere e proprie chicche.

Tipo quella con protagonista il candidato del Movimento 5 Stelle di Asti.

Nel consueto tragitto dalla metropolitana al luogo di lavoro, mi ha colpito l’insegna di una piccola libreria che si chiama Il mio libro, fatta a mosaico.

E’ da un po’ che ci faccio caso e così oggi l’ho fotografata: ma solo a me il terzo puntino della “i” ricorda un cuoricino? Uno dei prossimi giorni entro e lo chiedo alla proprietaria. Qui la pagina Facebook della libreria, mentre questo è il blog La scatola lilla di Cristina Di Canio, la titolare.

Non riesco a capire se mi piace o no la campagna della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione del cancro ai testicoli. Una cosa è certa: l’hashtag #tocchiamoci lascerà il segno.

Appunti di mercoledì 29 marzo: #ChiaraFerragni, #Instagram, #OssoMagazine, #PeugeotItalia, #StefanoAccorsi, #sensationdrive.

Fagocitato da mia figlia Sofia, sto seriamente prendendo in considerazione di studiare il fenomeno social di Chiara Ferragni.

Qui il suo profilo Instagram (quasi 9 milioni di follower), dove Chiara racconta per filo e per segno, in una sorta di diario mediatico, tutto quello che fa durante il giorno.

Non vi prometto niente, però la cosa merita davvero una case history particolare.

Vi segnalo poi Osso Magazine, un portalone di artisti (la definizione è mia) fondato nel 2014 da Maddalena Crespi e Tea Pavanetto, che raccoglie le ultime novità legate a arte, design, musica, illustrazione, film e fotografia (foto). Qui la pagina Facebook di Osso Magazine.

Segnalo infine la bella webserie di Peugeot Italia con protagonista Stefano Accorsi, un simpatico esempio di branded content composta da sei episodi introdotti da un prologo e commentata sui social con l’hashtag #sensationdrive.

Appunti di martedì 28 marzo: #Ratingen, #scambio formativo linguistico, #Cernusco sul Naviglio, #Goethe, #Alberto Manguel, #Pestalozzi Schule.

Ieri mia figlia Sofia è andata a Ratingen, vicino a Dusseldorf, per una settimana di scambio formativo linguistico in una famiglia tedesca. Victoria, la ragazza la cui famiglia ospita Sofia, verrà a sua volta a Cernusco sul Naviglio a ottobre.

Casualmente, in questi giorni, sto leggendo un libro che fa alcuni riferimenti a Goethe e alla lingua tedesca. L’autore, nativo di Buenos Aires, racconta di quando frequentò per un anno la Pestalozzi Schule della capitale argentina. L’insegnante di tedesco ammonì i suoi allievi così dal primo giorno: “Vi goethizzerò parecchio”.

Ecco, spero che la famiglia che ospita Sofia la goethizzi parecchio, questa settimana.

Per curiosità sono andato a vedermi il sito del Comune di Ratingen: è molto datato e soprattutto non è responsive. Per fortuna hanno una pagina Facebook, ma con solo 700 fan.

Il caso Report-Moncler: quando la Web Reputation non perdona.

Qualche sera fa, durante la trasmissione televisiva Report, in onda su Rai Tre, si è parlato a lungo di presunte irregolarità di cui viene accusata l’azienda Moncler sulla gestione della cosiddetta materia prima, quindi le piume che, come ha mostrato Report, pare vengano mischiate con altre piume di scarsissimo valore. La conduttrice Milena Gabanelli si è inoltre soffermata sulla poca sensibilità delle aziende italiane verso il lavoro che manca sempre di più a vantaggio delle realtà concorrenti dell’est Europa.

Al termine della trasmissione Facebook ha assalito la pagina ufficiale di Moncler con un lungo elenco di messaggi di insulti e critiche.

Moncler ha scelto la linea del silenzio, evidentemente consapevole che quello che accade sui social spesso, ma non sempre, viene dimenticato e che agli insulti dell’altra sera non seguiranno “prese di coscienza dei consumatori”.

Ma il rischio rimane lo stesso, perché se il web può a volte dimenticare, la stampa e i giornalisti si ricordano benissimo e se provate infatti a digitare Moncler su Google, quello che troverete sono le metastasi dello scandalo apparso in televisione domenica sera.

Credo che questo dovrebbe bastare per una riflessione da parte dell’azienda, perché la Web Reputation non perdona.

Nella due foto, un fotogramma tratto dalla puntata di Report e la foto apparsa ieri sul sito della Moncler.