Essere primi sui motori. Google ha deciso: verranno premiati solo i contenuti originali.

Quando parliamo delle ricerche su internet, il nostro pensiero corre subito a Google. Ma il colosso di Mountain View ha  deciso che quelle ricerche necessitano di un ulteriore miglioramento e così è stato messo mano nuovamente all’algoritmo che stabilisce il posizionamento delle pagine all’interno del motore di ricerca. Google premierà solamente quei siti che conterranno informazioni originali e penalizzerà invece quelli creati automaticamente da aggregatori con meccanismi di “reverse engineering”.  In sostanza, verranno premiate quelle pagine che riportano al loro interno contenuti creati da zero e non quelli duplicati da altri siti al solo scopo di scalare le SERP.

Il dito è stato puntato sulle numerose “content farm” che utilizzano tecniche particolari per la generazione di pagine che, alla lunga, risultano essere di scarso interesse per il navigatore che le ha cercate. Via libera quindi all’originalità e alla creatività dei contenuti, perchè così facendo verranno premiati quei siti e quei blog che dimostreranno di possedere al loro interno contenuti originali e interessanti sia per Google che per il lettore che li andrà a consultare.

Chi resterà fortemente penalizzato da questa rivoluzione semantica sono tutte quelle aziende appartenenti alla galassia denominata “Demand Media” che hanno costruito la loro fortuna sulla realizzazione di quel genere di contenuti che adesso Google ha deciso di penalizzare. Molte di queste aziende, infatti, all’uscita della notizia hanno subito un rimbalzo negativo alla borsa di New York.

Il cambio di rotta, al momento, è attivo solamente negli Stati Uniti, ma presto arriverà anche in Europa.

L’importanza delle parole chiave all’interno di un sito.

Chi mi legge con costanza (grazie) si ricorderà del post di qualche giorno fa in cui parlavo di Margaret Mazzantini e del suo ultimo libro Nessuno si salvi da solo. In quel post facevo riferimento al bel lavoro fatto da Margaret e dal suo staff per promuovere sulla rete il nuovo romanzo.

All’interno del post venivano ripetute più volte e in modo ben distribuito alcune “parole chiave” tipo Margaret Mazzantini, ultimo libro Mazzantini, Mazzantini nuovo libro etc… Google e gli altri motori di ricerca hanno premiato questa pratica, posizionando il mio post nelle prime pagine per la ricerca di quelle parole chiave.

Google, per esempio, alla ricerca Mazzantini ultimo libro mi posiziona in prima pagina. E’ facile però che, tra qualche giorno, la posizione ottenuta vada a scemare, ed è una cosa abbastanza normale, perchè Google premia la novità e la freschezza del post. E in secondo luogo io non ho interesse a far arrivare sul mio blog la gente per quelle determinate parole chiave e quindi non farò altri post utilizzandole, cosa che invece dovrei fare se mi interessasse ricevere traffico.

A conferma di tutto ciò, sono andato a consultare le statistiche del blog e ho scoperto che dalla messa on line del post sulla Mazzantini, 4 marzo 2011, sono state 29 le persone che sono arrivate qui attraverso la parola chiaveMargaret Mazzantini ultimo libro” e 14 quelle con la parola chiave ” nuovo libro Mazzantini” (vedi foto)

Quindi, se volete farvi trovare dai motori di ricerca, sappiate che uno metodi (ma non il solo) per farlo è quello di inserire in maniera intelligente all’interno del sito o del blog, le parole chiave riferite alla vostra attività o ai vostri prodotti. E’ un piccolo passo per far arrivare i potenziali clienti sulle vostre pagine.

Se questo argomento vi ha interessato e volete approfondirlo, scrivetemi una mail.

Motore di ricerca. Dei dispersi.

La rete si conferma lo strumento più innovativo in circolazione. Subito dopo la tragedia che ha colpito il Giappone (terremoto+tsunami), Google si è infatti inventato Google Finder uno strumento di ricerca di persone di cui non si hanno notizie. Il link, già testato per il terremoto in Nuova Zelanda, ricerca i dispersi e fornisce informazioni sulle persone.

Più motore di ricerca di così.

La balbuzie ai tempi di Google: grazie al film Il discorso del re, la scoperta di un caso di successo sulla rete.

Due sere fa sono stato al cinema a vedere Il discorso del re (The King’s Speech), film in costume pluripremiato alla recente notte degli Oscar, che racconta la storia di Re Giorgio VI d’Inghilterra e della sua battaglia contro la balbuzie. Al suo fianco, nel tentativo di combattere l’handicap, c’è sua moglie, la futura Regina Madre. E sarà proprio lei a trovare la soluzione al problema del marito facendolo curare da un eccentrico logopedista di nome Lionel. Nel film scopriamo che la moglie di Re Giorgio ha trovato il logopedista Lionel negli annunci economici del Times, ma provate a pensare cosa sarebbe successo se il film fosse ambientato ai giorni nostri. Se siamo fortunati, potremmo trovare la soluzione grazie al passaparola e al giro di conoscenze, ma non sempre funziona, a maggior ragione per un argomento così particolare. E allora, come fare? Semplice, direte voi, si accende il computer e si va su Google. Ed è quello che ho fatto io divertendomi un po’ nel cercare la soluzione a questo problema. Con un’apposito strumento di Google ho selezionato alcune parole chiave specifiche per la mia ricerca: balbuzie, eliminazione balbuzie, cura delle balbuzie, balbuzie cura, cura balbuzie, trattamento balbuzie, problema balbuzie e come smettere di balbettare.

Le ricerche mi hanno fornito, ovviamente, dei risultati molto esaurienti. Al di là di scoprire che (purtroppo o per fortuna per chi ne soffre) esistono una miriade di centri specializzati nella cura delle balbuzie, mi ha colpito un risultato in particolare che ho ritrovato in quasi tutte le ricerche effettuate: il sito del Dott. Marco Santilli (foto), specialista nell’eliminazione della balbuzie. Devo fare i miei complimenti al Dott. Santilli e a chi lo ha seguito nell’indicizzazione e ottimizzazione del suo sito . Il sito di questo dottore appare in prima pagina con le seguenti ricerche: Balbuzie, Eliminazione balbuzie , Cura della balbuzie e Cura balbuzia. Appare in seconda pagina (risultato comunque valido) con le seguenti parole chiave: Balbuzie curaTrattamento balbuzie , apparendo però nei link sponsorizzati visibili alla destra della pagina, ciò significa che il Dott. Santilli è attivo anche con lo strumento Google Adwords. Successivamente ho provato a inserire alcuni nomi di città insieme alla parole chiave e i risultati ottentui sono questi: per Balbuzie Firenze , Balbuzie Venezia e Balbuzie Ferrara il sito appare nei primissimi posti di Google. Addirittura, per la keyword Problema balbuzie Cagliari , il Dott. Santilli appare in primissima posizione.

Per la correttezza dell’informazione, segnalo anche che ci sono alcune parole chiave con cui Santilli non appare nelle ricerche: Problema balbuzie e Come smettere di balbettare. Ma nessuno è perfetto, neanche sulla rete. Ribadisco quindi il buon lavoro fatto dal Dr. Santilli e dallo staff che lo ha seguito. I preziosi risultati sono arrivati grazie ad un’accurata ottimizzazione del sito (foto): corretta stesura dei testi contenenti tutte le parole chiave al posto giusto e senza esagerare e all’ inserimento dei metatag nel codice html delle pagine. Di particolare importanza per l’indicizzazione è stata l’apertura di un Blog all’interno del sito in cui sono raccolte alcune testimonianze di pazienti che hanno risolto il loro problema.

Chiudo segnalando che Santilli ha anche investito, ma potrebbe  fare di più, sui Social Network, con l’apertura di una pagina su Facebook e di un canale personalizzato su YouTube (foto) . Se anche voi avete un’attività o un’impresa e volete essere presenti sulla rete non esitate a scrivermi, sarò ben felice di scambiare due chiacchiere senza impegno. E senza balbettii.

Questo post è dedicato agli idraulici di Milano, agli elettricisti di Roma e agli antennisti di Firenze.

Ma anche agli apicoltori di Treviso e agli zincatori di Caltanissetta, e a tutti coloro che hanno un’attività in proprio e la vogliono promuovere sulla rete ma non sanno da che parte iniziare.

Preciso subito che quello che sto raccontando è rivolto a coloro che hanno già un sito internet e quindi il primo passo lo devono avere già compiuto (se poi il sito fosse un blog, ancora meglio, ma su questo ci torniamo un’altra volta). Se però ci fosse ancora qualcuno che il sito internet non ce l’ha (e di questo possiamo parlarne) è comunque invitato a continuare la lettura.

Il sito internet è il minimo sindacale se si vuole essere trovati dai motori di ricerca. Ma un sito internet , adesso, non basta più. Si può avere il sito esteticamente più bello del mondo, ma se non è ottimizzato per i motori di ricerca, è come non averlo. La prima cosa da fare per renderlo visibile è ottimizzarlo al meglio per i motori di ricerca. Già, ma come? Inserendo all’interno del sito il maggior numero di “parole chiave” (keywords) relative alla propria attività. Uno dei segreti per ottimizzare al meglio le parole chiave sta nel capire bene cosa sta cercando sulla rete il nostro possibile cliente, colui che potrebbe aver bisogno dei nostri servizi. Uno strumento gratuito per capire quali sono le giuste keywords è Google Adwords Keyword Tool, cpmodo e veloce, ma che bisogna conoscere bene per poterlo usare al meglio (ne riparleremo presto). In sostanza il GAKT ci può dare una discreta idea di quanti potenziali clienti possiamo raggiungere con le parole chiave.

Una volta scoperto quali sono le parole chiave che meglio rispondono alle nostre esigenze, si cerca in tutti i modi di capitalizzarle nel sito. Una mossa intelligente e premiante è quella di acquistare i domini internet che contengono le principali parole chiave che abbiamo individuato. E così, tornando all’idraulico di Milano che mi sta leggendo, il consiglio che gli posso dare è quello di acquistare il dominio www.idraulicomilano.it, anche se qualcuno ci ha già pensato. Così come qualcun’altro ha già pensato ad acquistare il dominio www.elettricista-roma.it e il dominio www.antennista-parabolefirenze.com. In compenso, però, nessuno ha ancora acquistato il dominio www.apicoltoretreviso.it né tantomeno www.zincatorecaltanissetta.it. Potete sempre provare cambiando il suffisso finale o utilizzando dei trattini (-) tra una parola e l’altra.

Acquistare domini con all’interno le parole chiave significa dire a Google che il nostro sito è in grado di offrire immediatamente una precisa risposta a chi cerca quella determinata cosa. E così Google ci premia e ci inserisce ai primi posti della ricerca. Ma l’ottimizzazione non si ferma qui, si può fare ancora di più. Google da noi si aspetta che le nostre famose parole chiave vengano inserite correttamente anche all’interno del sito. Ma ciò non significa che si debba abusare nell’utilizzo delle keywords, perchè Google pone dei limiti oltre i quali si rischia di venire penalizzati, ottenendo così l’effetto contrario a quello sperato. Quindi è inutile che nella nostra Home Page figuri dieci volte la parola “idraulico Milano” o “elettricista Roma”, è sufficiente che ci sia due, tre, massimo quattro volte in un contesto giusto e appropriato.

Quelle che vi ho appena raccontato sono due piccole regole per ottimizzare il vostro sito, ma sono solo l’inizio. Più avanti avrò modo di approfondire ancora meglio questa pratica. Restate quindi all’ascolto e tornate a trovarmi di tanto in tanto.

E se tra di voi ci fosse qualche idraulico, elettricista, antennista, apicoltore o zincatore di Cernusco sul Naviglio (la città dove vivo e lavoro), tanto meglio. Potrò raccontargli personalmente tutto davanti ad un bel piatto di tagliolini con seppioline al nero e zucchine .

Se la lettura di questo articolo vi ha stuzzicato e volete saperne di più, scrivetemi. Sarò lieto di aiutarvi.