#vediamopositivo: una bella campagna di Social Media Marketing.

Oggi segnalo la bella iniziativa di Social Media Marketing realizzata dalla compagnia di assicurazioni Generali.

La scoperta è avvenuta grazie all’hashtag #vediamopositivo, che figura nelle tendenze sponsorizzate di Twitter.

#vediamopositivo ha anche un account Twitter che conta, ad oggi 25800 follower, e con un buon riutilizzo dell’hashtag e un sito ufficiale che pubblica in tempo reale tutti i tweet contenenti l’hashtag della campagna. Immancabile, il concorso dedicato all’iniziativa.

Una bella iniziativa che sta avendo buoni ritorni di pubblico e di branding.

Il caso Report-Moncler: quando la Web Reputation non perdona.

Qualche sera fa, durante la trasmissione televisiva Report, in onda su Rai Tre, si è parlato a lungo di presunte irregolarità di cui viene accusata l’azienda Moncler sulla gestione della cosiddetta materia prima, quindi le piume che, come ha mostrato Report, pare vengano mischiate con altre piume di scarsissimo valore. La conduttrice Milena Gabanelli si è inoltre soffermata sulla poca sensibilità delle aziende italiane verso il lavoro che manca sempre di più a vantaggio delle realtà concorrenti dell’est Europa.

Al termine della trasmissione Facebook ha assalito la pagina ufficiale di Moncler con un lungo elenco di messaggi di insulti e critiche.

Moncler ha scelto la linea del silenzio, evidentemente consapevole che quello che accade sui social spesso, ma non sempre, viene dimenticato e che agli insulti dell’altra sera non seguiranno “prese di coscienza dei consumatori”.

Ma il rischio rimane lo stesso, perché se il web può a volte dimenticare, la stampa e i giornalisti si ricordano benissimo e se provate infatti a digitare Moncler su Google, quello che troverete sono le metastasi dello scandalo apparso in televisione domenica sera.

Credo che questo dovrebbe bastare per una riflessione da parte dell’azienda, perché la Web Reputation non perdona.

Nella due foto, un fotogramma tratto dalla puntata di Report e la foto apparsa ieri sul sito della Moncler.

Facebook? Twitter? No. E’ Pinterest il Social Network del momento.

Oggi il Social Network sulla bocca di tutti non è Facebook, né tantomeno Twitter. È Pinterest. Arrivato in punta di piedi e senza troppe pretese è diventato un must e chi ancora non l’ha attivato sta correndo ai ripari.

Secondo una ricerca di Bizrate Insight, che studia i comportamenti dei consumatori sulla rete, l’attuale scenario è infatti dominato da Pinterest.

Per esempio, in tema di visual shopping, Pinterest batte Facebook sul fronte ispirazione\acquisto.

Secondo Bizrate, sia Facebook che Pinterest sono utilizzati dai visitatori per entrare in contatto con persone con i loro stessi gusti e per cercare prodotti nuovi e ancora inesplorati. Pinterest però, in questo preciso contesto, si rivela più funzionale di Facebook: lo affermano il 69% dei consumatori on-line contro il 49% del Social network concorrente.

Pinterest si rivela così come il posto ideale  per chi va a caccia delle ultime tendenze sulla rete. E una buona dose di merito ce l’ha la grafica innovativa e allo stesso tempo intuitiva, che sfrutta al meglio la suddivisione degli argomenti per boards,  le cosiddette bacheche su cui i pinners inseriscono le loro immagini.

Segnalo di seguito due tra le tante Case History di successo di Pinterest.

La prima è quella delle profumerie Limoni che la scorsa estate ha sfruttato al meglio le potenzialità di questo nuovo Social Network organizzando un intelligente contest: raccontare attraverso i pin la propria borsa da spiaggia ideale. Altissima la partecipazione degli utenti che ha fatto si che le visite al sito ufficiale lievitassero in forma esponenziale.

La seconda riguarda un piccolo paese in provincia di Brindisi, Ceglie Messapica, che entrerà nella storia per essere il primo comune italiano presente su Pinterest (foto sotto). Una scelta dettata dalla potenzialità che solo Pinterest offre di comunicare in modo creativo creativo le caratteristiche e le peculiarità della cittadina pugliese, con un’organizzazione dei board che altri Social Network come Flickr o Facebook non erano in grado di garantire.

L’idea del Corriere della Sera che ha raccontato la vita di Marilyn in 50 tweet.

Giovedì scorso, sull’account Twitter della Lettura, l’inserto culturale della domenica del Nemico, lo scrittore Tommaso Pincio ha raccontato in 50 tweet la biografia di Marilyn Monroe. Si è trattato di una #biotweet, un nuovo esperimento di tweet-lit (letteratura via Twitter). L’idea ha vuto un discreto successo. Complimenti al quotidiano di via Solferino per aver trovato un modo diverso per sfruttare le caratteristiche e le potenzialità del Social Network dei 140 caratteri.