Ancora novità da Facebook: dopo Graph Search ecco il nuovo NewsFeed.

Zuckerberg scatenato: dopo il motore di ricerca Graph Search, lancia il nuovo NewsFeed. Migliorerà il flusso di aggiornamenti degli amici.

Dopo il lancio a gennaio di Graph Search (ne ho parlato qui), è in arrivo l’ultima idea di Mark Zuckerberg per portare Facebook ancora più in alto. Si tratta di un nuovo look per quanto riguarda il NewsFeed, cioè la sezione in cui vediamo scorrere in tempo reale gli aggiornamenti che arrivano dai nostri amici.

Il guru di Facebook l’ha presentato così ai giornalisti presenti nel quartier generale di Menlo Park: “Vogliamo dare a tutti i nostri utenti sparsi per il mondo la possibilità di sfogliare il più grande giornale personalizzato possibile, grande ma anche ricco di contenuti e strabiliante da vedere”.

La novità metterà d’accordo anche tutte le categorie di navigatori: da chi utilizza i tradizionali pc a chi è ormai passato a smartphone e tablet. Il ruolo da protagonista di questa piccola grande rivoluzione di Facebook ce l’avranno le fotografie, regine incontrastate del Social Network e che da sole compongono circa il 50% del materiale messo in “share” dagli utenti. Ecco infatti la scelta di dare ancora più impatto alle foto pubblicate dal popolo di Facebook, ma anche ai video e ai contenuti testuali.

Questa innovazione permette anche di dare una strizzatina d’occhio agli inserzionisti pubblicitari che trarranno i loro benefici da un maggior appeal estetico e grafico delle pagine.

“Ci siamo accorti, negli ultimi mesi, che stava cambiando il modo con cui gli utenti di Facebook mettevano in condivisione i contenuti ha svelato Zuckerberg “e quindi abbiamo preso la palla al balzo per modificare la modalità di fruizione del nostro NewsFeed, proprio per agevolare questo cambiamento in atto”.

Il nuovo layout, visibile sulla destra della pagina, sarà quindi disegnato per mettere ordine al continuo flusso di contenuti in arrivo dai nostri amici, con la possibilità di filtrare meglio ciò che si vuole rendere visibile e decidere anche che tipo di contenuti mostrare a amici e non amici: solo foto, solo video, solo contenuti di testo o tutto insieme.

Per non creare troppo panico tra gli utilizzatori poco avvezzi alle novità, le teste pensanti di Facebook hanno deciso di lasciare intatta l’opzione che permette di vedere l’attività dei nostri contatti in ordine cronologico.

C’è chi dice che questa innovazione sia un’anteprima di Graph Search, il motore di ricerca con cui Facebook intende combattere la supremazia di Google, e che permetterà di andare a curiosare tra tutte le condivisioni e gli scambi di contenuti presenti sul Social.

La rivoluzione avverrà però per gradi e sarà quindi una “dolce rivoluzione”: chi volesse fare uno spuntino si accomodi pure qui.

Graph Search, il motore di ricerca di Facebook contro il dominio di Google.

Il 2013 di Facebook si è aperto all’insegna della “guerra a Google”.

Mark Zuckerberg, stanco di sentirsi umiliato sul fronte delle ricerche sul web, ha pensato di creare un suo personale motore di ricerca sociale che danneggi il colosso di Mountain View azzannandolo da un’angolazione diversa da chi ci ha provato in passato (vedi Bing).

Zuckerberg, a differenza di Brin e Page, i creatori di Google, non vuole una “web search”, ma una “graph search”, un mega sistema che vada curiosare tra i miliardi di contributi inseriti dagli utenti sul “suo” Facebook: dati, immagini, testi, connessioni, condivisioni, video etc.

In questo modo, cercando una determinata parola, Facebook fornirà un quadro completo della situazione ( grazie a 240 miliardi di immagini e mille miliardi di interconnessioni generate da un miliardo di utenti) che mette insieme i risultati di quella ricerca. Con conseguente pubblicità mirata, naturalmente.

Per meglio capire la differenza tra i due attuali mostri sacri del web, diciamo che su Google si cerca tra il materiale “presente” sul web, mentre su Facebook il materiale arriva direttamente dalle pagine dei “nostri amici”. E quindi diventa più affidabile e più simile ai nostri desideri. E così su Graph Search (si chiamerà proprio così) potremo cercare “ristoranti di Roma frequentati dai miei amici”. E scusate se è poco.

Secondo gli esperti, Graph Search avrebbe tra le mani un tesoro che potrebbe davvero far male a Google: la condivisione degli argomenti e delle informazioni tra gli esseri umani, cosa che a Mountain View non hanno.

L’idea però non ha avuto un buon impatto con le Borse. Sembra infatti che i titoli dei Social Network abbiano perso qualcosina dopo l’annuncio di Zuckerberg, che oltre agli affari ha dovuto pensare a come fronteggiare il discorso legato alla privacy dei contenuti che serviranno per far funzionare il Graph Search. Il guru dei Social Network ha infatti dovuto ricorrere a un nuovo algoritmo fatto in casa che servirà proprio ad evitare grane legate al privato del popolo di Facebook: le ricerche avverranno solamente con l’utilizzo di materiale preventivamente condiviso da chi lo ha “postato”.

Se vi è venuta voglia di saperne di più, andate a curiosare qui.

Mark Zuckerberg starebbe pensando di chiudere il Diario di Facebook. Il motivo? Non piace alla gente.

Da ieri, sull’interessantissimo forum di Giorgio Taverniti, gira questa news ancora in attesa di conferma:

Il 15 dicembre è approdata una novità in casa Facebook: il “Diario”, il quale va a sostituire il classico e ormai noto profilo dell’utente. Questo cambiamento ha suscitato numerose lamentele tra i frequentatori del social network, infatti la maggior parte degli utenti non ne è affatto soddisfatto. Leggendo in vari blog e parlandone con i diretti interessati è emerso che il Diario è scomodo, disordinato, confusionale… In poche parole quasi nessuno lo sopporta! Queste sono solo alcune delle lamentele giunte all’orecchio di Mark Zuckerberg , il quale ha deciso che nei prossimi mesi verrà data la possibilità a ciascun utente di mantenere il Diario oppure ritornare al vecchio profilo classico. Avanza anche l’ipotesi di poter scegliere un terzo tipo di profilo (ancora in fase di realizzazione). Ma cosa avrà fatto cambiare idea a Zuckerberg? Sarà forse perché l’applicazione piace a sole 4.692.709 su 800 milioni di profili che gestisce Facebook?

Io personalmente non ho mai amato il Diario di Facebook (e con me è d’accordo il 70% dei partecipanti al sondaggio della foto qui sotto) e ho trovato scorretto renderlo obbligatorio (parliamo di pagine e non di profili) dal primo di aprile. Staremo a vedere cosa deciderà il grande capo Mark. In attesa che confermino l’attendibilità della notizia. Sarebbe un clamoroso caso di marketing dal basso.