Facebook e il punteggio di pertinenza.

E’ di qualche giorno fa la notizia che Facebook renderà visibile agli investitori pubblicitari il cosiddetto “punteggio di pertinenza” relativo alle comunicazioni promozionali pubblicate all’interno della sua piattaforma di Advertising.

E’ un annuncio importante perché significa che il re dei social si sta adeguando agli standard già attuati da Google per le campagne Adwords Pay per Click.

Sull’interessante sito di Fabio Piccigallo trovate un interessante approfondimento su questa novità.

Negli Stati Uniti la pubblicità su Google supera quella sulla carta stampata.

La notizia è da segnare col pennarello rosso, soprattutto per quelli come me che hanno iniziato a lavorare quando internet ancora non esisteva. La pubblicità su Google ha superato quella sulla carta stampata, parliamo ovviamente di United States Of America, ma presto succederà anche da noi. E quindi le nuove tecnologie hanno nuovamente avuto la meglio sulle vecchie, storia già sentita spesse volte.

Nel primo semestre del 2012 la pubblicità sul principale motore di ricerca al mondo ha raggiunto i 20,8 miliardi di dollari di ricavi, mentre la somma dei mezzi di comunicazione sulla buona vecchia carta ( in USA) ha raccolto 19,2 miliardi. E’ la conferma della costante crescita di Google nel mercato della pubblicità online, l’ennesimo segnale rivolto a quelle aziende ancora scettiche che non credono nella comunicazione sulla rete.

Adesso manca solo l’ultimo sorpasso, quello sulla televisione, e Google balzerà in testa a tutti gli investimenti sui media. La data è vicina.

Una nota tecnica: i dati raccolti, elaborati dalla società di ricerca Statista, non calcolano i ricavi pubblicitari generati dai siti Internet dei vari organi di stampa statunitensi. Il confronto tra Google e la carta, sottolinea quindi  Statista, non è “alla pari” visto che Google opera a livello mondiale.

Resta comunque un segnale da tenere in forte considerazione.

La balbuzie ai tempi di Google: grazie al film Il discorso del re, la scoperta di un caso di successo sulla rete.

Due sere fa sono stato al cinema a vedere Il discorso del re (The King’s Speech), film in costume pluripremiato alla recente notte degli Oscar, che racconta la storia di Re Giorgio VI d’Inghilterra e della sua battaglia contro la balbuzie. Al suo fianco, nel tentativo di combattere l’handicap, c’è sua moglie, la futura Regina Madre. E sarà proprio lei a trovare la soluzione al problema del marito facendolo curare da un eccentrico logopedista di nome Lionel. Nel film scopriamo che la moglie di Re Giorgio ha trovato il logopedista Lionel negli annunci economici del Times, ma provate a pensare cosa sarebbe successo se il film fosse ambientato ai giorni nostri. Se siamo fortunati, potremmo trovare la soluzione grazie al passaparola e al giro di conoscenze, ma non sempre funziona, a maggior ragione per un argomento così particolare. E allora, come fare? Semplice, direte voi, si accende il computer e si va su Google. Ed è quello che ho fatto io divertendomi un po’ nel cercare la soluzione a questo problema. Con un’apposito strumento di Google ho selezionato alcune parole chiave specifiche per la mia ricerca: balbuzie, eliminazione balbuzie, cura delle balbuzie, balbuzie cura, cura balbuzie, trattamento balbuzie, problema balbuzie e come smettere di balbettare.

Le ricerche mi hanno fornito, ovviamente, dei risultati molto esaurienti. Al di là di scoprire che (purtroppo o per fortuna per chi ne soffre) esistono una miriade di centri specializzati nella cura delle balbuzie, mi ha colpito un risultato in particolare che ho ritrovato in quasi tutte le ricerche effettuate: il sito del Dott. Marco Santilli (foto), specialista nell’eliminazione della balbuzie. Devo fare i miei complimenti al Dott. Santilli e a chi lo ha seguito nell’indicizzazione e ottimizzazione del suo sito . Il sito di questo dottore appare in prima pagina con le seguenti ricerche: Balbuzie, Eliminazione balbuzie , Cura della balbuzie e Cura balbuzia. Appare in seconda pagina (risultato comunque valido) con le seguenti parole chiave: Balbuzie curaTrattamento balbuzie , apparendo però nei link sponsorizzati visibili alla destra della pagina, ciò significa che il Dott. Santilli è attivo anche con lo strumento Google Adwords. Successivamente ho provato a inserire alcuni nomi di città insieme alla parole chiave e i risultati ottentui sono questi: per Balbuzie Firenze , Balbuzie Venezia e Balbuzie Ferrara il sito appare nei primissimi posti di Google. Addirittura, per la keyword Problema balbuzie Cagliari , il Dott. Santilli appare in primissima posizione.

Per la correttezza dell’informazione, segnalo anche che ci sono alcune parole chiave con cui Santilli non appare nelle ricerche: Problema balbuzie e Come smettere di balbettare. Ma nessuno è perfetto, neanche sulla rete. Ribadisco quindi il buon lavoro fatto dal Dr. Santilli e dallo staff che lo ha seguito. I preziosi risultati sono arrivati grazie ad un’accurata ottimizzazione del sito (foto): corretta stesura dei testi contenenti tutte le parole chiave al posto giusto e senza esagerare e all’ inserimento dei metatag nel codice html delle pagine. Di particolare importanza per l’indicizzazione è stata l’apertura di un Blog all’interno del sito in cui sono raccolte alcune testimonianze di pazienti che hanno risolto il loro problema.

Chiudo segnalando che Santilli ha anche investito, ma potrebbe  fare di più, sui Social Network, con l’apertura di una pagina su Facebook e di un canale personalizzato su YouTube (foto) . Se anche voi avete un’attività o un’impresa e volete essere presenti sulla rete non esitate a scrivermi, sarò ben felice di scambiare due chiacchiere senza impegno. E senza balbettii.