Appunti del 30 maggio 2017: cose di lettura e di lavoro.

La notizia importante (ma che forse a molti non fregherà nulla) è che ho iniziato I Demoni di Fëdor Michajlovič Dostoevskij.

Vi tengo aggiornati. Per il momento (sono a pagina 55) e me la sto cavando bene.

Di conseguenza ho terminato Tutto da capo di Cathleen Schine. Carino, ma non di più.

Cose di lavoro: sto lavorando al concept (si dice così adesso) del nuovo sito della società per cui sto collaborando intensamente.

Da loro sto anche lavorando al lancio di un e-commerce di una società che si occupa di fragranze per profumi personalizzati, compresi i packaging. Un business che sta prendendo piede in Italia.

Nei ritagli di tempo, sto aiutando una mia amica che si occupa di traduzioni professionali a movimentare un po’ il suo business sulla rete (Facebook, Twitter e, forse, sito).

Infine, ho terminato un lavoro relativo alla ricerca di un visual concept (arieccolo) per una azienda leader nella produzione di tegole e coppi.

Appunti dell’11 aprile: Robinson, Nicola Nunziata, copertine libri, tavolo Applaro Ikea, pagine commemorative Facebook.

Oggi è il compleanno di Monica. Auguri.

Segnalo le bellissime foto dei libri recensiti su Robinson, il nuovo inserto culturale di Repubblica.

L’autore si chiama Nicola Nunziata, è un collaboratore dell’agenzia Opfot, e le sue immagini, oltre che ad essere innovative e diverse dal solito format, contengono un’idea, quella di proseguire ipoteticamente il contenuto grafico e visivo delle copertine dei libri fotografati.

Ogni tanto, dalla jungla della metropolitana milanese, spunta anche un bel titolo, tipo questo per una promozione dell’Ikea relativa al tavolo Applaro.

Scopro solo ora che su Facebook esiste la possibilità di trasformare le pagine di persone prematuramente scomparse o decedute a causa di incidenti o altro, in pagine commemorative create e gestite da persone molto vicine al defunto in questione.

La scoperta è avvenuta cercando la pagina Facebook di Ambra Shaliani, una ragazza di 17 anni che ha perso la vita qualche settimana in un incidente stradale.

In cima alla pagina appare una specie di bannerino che recita:

Speriamo che le persone che amano Ambra troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lei e la sua vita.
Scopri di più sull’impostazione del contatto erede e sugli account commemorativi su Facebook.

Ciao Ambra, che la terra ti sia lieve.

Se non ci leggiamo più prima di Pasqua, auguri a tutti e a tutte.

Appunti del 5 aprile: Miscusi, Amaro della Reggia di Caserta, Francesco Motta, Premio Tenco, Il male oscuro, Giuseppe Berto, Elegia americana.

Un amico mi ha parlato di Miscusi, una piccola boutique-ristorante di sola pasta nel (più o meno) cuore di Milano.

“Adesso pasta!” recita lo slogan. Il punto esclamativo non è mio, ci tengo a dirlo.

L’idea, carina, è di due giovani ex-imprenditori: Alberto Castasegna e Filippo Mottolese. Ne parlerò con il mio amico Raffaello Ducceschi, che ha avuto un’intuizione simile, ma a Barcellona.

Leggo sul Venerdì di Repubblica che sta per nascere l’Amaro della Reggia di Caserta. L’idea è venuta a Mauro Felicori, manager bolognese che dal 2015 si prende cura dell’antico palazzo, e che ha deciso di realizzare un liquore utilizzando le erbe del giardino della Reggia, da vendere nel bookshop del palazzo e in punti vendita selezionati dalla distilleria.

A seguire, la mozzarella e il miele a marchio Reggia di Caserta. Vi terrò informati sugli sviluppi.

Occhio a Motta, non il celebre panettone, ma il cantautore pisano di famiglia livornese che ha vinto l’ultimo Premio Tenco. Il suo nuovo album, da ascoltare, si chiama La fine dei vent’anni.

Sto leggendo, da un paio di giorni, Il male oscuro, romanzo di Giuseppe Berto ristampato da Neri Pozza. Il libro ebbe particolare successo negli anni sessanta e permise a Berto di aggiudicarsi i Premi Viareggio e Campiello.

Libri che entrano nella mia lista dei desideri: Elegia americana di J.D. Vance.

Appunti di lunedì 3 aprile: #campagneelettorali, #Ilmiolibro, #FondazioneUmbertoVeronesi, #prevenzionecancrotesticoli, #tocchiamoci.

Su Twitter, sotto l’hashtag #candidatichedavvero, si trovano delle campagne elettorali che sono delle vere e proprie chicche.

Tipo quella con protagonista il candidato del Movimento 5 Stelle di Asti.

Nel consueto tragitto dalla metropolitana al luogo di lavoro, mi ha colpito l’insegna di una piccola libreria che si chiama Il mio libro, fatta a mosaico.

E’ da un po’ che ci faccio caso e così oggi l’ho fotografata: ma solo a me il terzo puntino della “i” ricorda un cuoricino? Uno dei prossimi giorni entro e lo chiedo alla proprietaria. Qui la pagina Facebook della libreria, mentre questo è il blog La scatola lilla di Cristina Di Canio, la titolare.

Non riesco a capire se mi piace o no la campagna della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione del cancro ai testicoli. Una cosa è certa: l’hashtag #tocchiamoci lascerà il segno.

Appunti di mercoledì 29 marzo: #ChiaraFerragni, #Instagram, #OssoMagazine, #PeugeotItalia, #StefanoAccorsi, #sensationdrive.

Fagocitato da mia figlia Sofia, sto seriamente prendendo in considerazione di studiare il fenomeno social di Chiara Ferragni.

Qui il suo profilo Instagram (quasi 9 milioni di follower), dove Chiara racconta per filo e per segno, in una sorta di diario mediatico, tutto quello che fa durante il giorno.

Non vi prometto niente, però la cosa merita davvero una case history particolare.

Vi segnalo poi Osso Magazine, un portalone di artisti (la definizione è mia) fondato nel 2014 da Maddalena Crespi e Tea Pavanetto, che raccoglie le ultime novità legate a arte, design, musica, illustrazione, film e fotografia (foto). Qui la pagina Facebook di Osso Magazine.

Segnalo infine la bella webserie di Peugeot Italia con protagonista Stefano Accorsi, un simpatico esempio di branded content composta da sei episodi introdotti da un prologo e commentata sui social con l’hashtag #sensationdrive.