Down load. Con record.

Questo blog oggi è stato vittima dell’incendio che ha oscurato la web farm Aruba, dove è ospitato il dominio www.enricoporro.it.

Pertanto mi scuso con quanti oggi hanno tentato di collegarsi al blog, trovando la porta chiusa. Adesso pare essersi tutto risolto.

Nel dramma, Aruba ha stabilito il record assoluto di crescita dei follower su Twitter, da 0 a 5000 in poche ore.

Il caso del calciatore Gibson: apre e chiude l’account su Twitter in 97 minuti.

E’ stato proprio un brutto pomeriggio quello che ha passato il centrocampista del Manchester United Darren Gibson che, attirato dalle sirene di Twitter e dal fatto che ormai su quel sito di microblogging ci vanno veramente cani e porci, ha pensato bene di aprire un account pubblico per ascoltare il calore popolare dei tifosi dei Red Devils. Risultato? Gibson ha chiuso l’account nel giro di un paio d’ore, 97 minuti per la precisione, umiliato dalle risposte dei fan (davvero poco fan) che gli hanno dato del brocco e dello strapagato. Per esempio: “Come giocatore, sei un pessimo pretesto”, “Cosa vede Ferguson in te, non lo so”, “Niente mi farebbe più piacere che vederti andare via in estate”.

Sono i rischi che si corrono volendo abusare per forza dei Social Network e della vetrina che offrono a chi vuole stare al passo coi tempi in questa caustica epoca tecnologica. A Gibson va comunque riconosciuto il merito di aver avuto coraggio, e alla fine ha pagato il fatto di non essere esattamente un campione come i suoi colleghi Rooney, Ferdinand o Giggs. In Italia, del resto, sono davvero pochi i giocatori che si espongono alle intemperie dei Social Network. Mi piace ricordare, però, il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, uno dei primissimi calciatori italiani ad avere un account su Twitter e ad usarlo correttamente senza la mani adi strafare. Quel giusto che basta.

Patrizia Pepe chiede scusa.

Vi ricordate cosa scrivevo tre post fa a proposito di Patrizia Pepe? Ecco, il brand di abbigliamento fiorentino ha chiesto pubblicamente scusa in un post sul blog ufficiale dell’azienda. Bravi. Ecco il post di scuse:

E’ sempre opportuno essere educati e rispettosi con le persone, anche per difendere le proprie convinzioni e il proprio lavoro?
La risposta è sì, sia offline che online.
E in queste ultime ore abbiamo imparato molto, pur essendo sui Social Media ormai da qualche anno…

Il tutto nasce da una critica ricevuta a una foto della nostra ultima campagna e in particolare a una nostra modella.
Su questo tema l’Azienda ha un’opinione ben precisa leggi qui

Rimaniamo convinti di questo e non è nostra intenzione essere Social dando opinioni banali e scontate o compiacenti.
Non pensiamo che agli utenti si debba dare sempre ragione, ma sappiamo benissimo che, qualsiasi cosa dica, la Rete è un feedback prezioso e come tale va considerato e rispettato.
Eppure talvolta in passato, ma soprattutto in questi ultimi giorni, lo abbiamo dimenticato.
Sull’onda delle emozioni e dell’orgoglio per il nostro lavoro, ci siamo fatti prendere la mano.
Adesso, a mente fredda, vogliamo scusarci dei toni e dei modi: abbiamo fatto lo stesso identico errore che leggevamo negli altri!
Patrizia Pepe è un Brand che ha sempre saputo evolversi, costantemente imparando sia dagli errori che dai successi.

Vogliamo farlo anche in questo caso e vi assicuriamo che stiamo già pianificando delle iniziative concrete.

Altro che David Beckham. E’ Twitter il vero protagonista del nuovo spot della Diet Pepsi.

E’ in giro da qualche giorno il nuovo spot pubblicitario della Diet Pepsi che ha per protagonisti la star colombiana del momento Sofia Vergara e il calciatore David Beckham. Ma la notizia vera, quella che davvero interessa a noi che ci occupiamo di Web Marketing, è la presenza nello spot di un terzo vip: Twitter. Il sito di microblogging viene in soccorso di Sofia Vergara che, per distrarre la folla in fila al bar della spiaggia, posta un tweet in cui dice di avere appena visto David Beckham al molo vicino. Così facendo riesce a dissetarsi con una Diet Pepsi evitando di fare la coda. Credo che sia la prima volta in assoluto che un Social Network si rende protagonista di uno spot pubblicitario. Se togliamo gli spot delle compagnie telefoniche, in cui i Social Network vengono più o meno menzionati, non ricordo altri casi così eloquenti. Quindi, se vi ho incuriosito a sufficienza, qui potete guardarvi lo spot integrale.