L’ e-Commerce si tinge di rosa: sono sempre di più le mamme che acquistano i prodotti per l’infanzia sulla rete.

Siete da poco diventate mamme? Allora potete entrare a far parte del popolo delle mamme sulla rete, una community al femminile che condivide sensazioni, progetti e idee sull’esperienza più emozionante del mondo: diventare mamma. Tra impegni di lavoro, bagnetti, pappine e ninne nanne, le mamme d’Italia si confrontano sulla rete, ma soprattutto, sulla rete fanno acquisti. Lo dice una ricerca commissionata a Murphy Research da eBay, leader italiano dell’ecommerce, che ha prodotto i seguenti risultati: tra le acquirenti di eBay, una su tre è mamma e oltre la metà ha bimbi piccoli per casa che vanno da 0 a 9 anni. E da un’indagine elaborata internamente da eBay.it emerge che gli acquisti nelle categorie Infanzia e Premaman, sono aumentati del 27% negli ultimi tre anni, con un prodotto o oggetto venduto ogni due minuti circa.

Ciò significa che le mamme, specialmente quelle che hanno appena dato alla luce un figlio e che notoriamente hanno pochissimo tempo per uscire a fare gli acquisti, hanno trovato in eBay e nell’ecommerce in generale un preziosissimo alleato. Vetrine virtuali di prodotti per l’infanzia e negozi sempre aperti e riforniti, direttamente dal computer di casa e senza dover uscire col problema di portarsi dietro il neonato o di doverlo affidare a qualcuno.

Dalla ricerca è emerso anche un dato molto curioso: nel 2010, rispetto al 2009, l’acquisto di pannolini su eBay.it ha subito un incremento del 61%.

Quindi, se avete un’attività e dovete commercializzare dei prodotti, sappiate che l’utilizzo della rete per vendere i vostri prodotti è una pratica in continua ascesa. Se fossi in voi ci farei un pensierino.

Ma le mamme, sulla rete, non si limitano ad acquistare. Vogliono anche dire la loro e ricevere consigli e informazioni: ecco quindi la nascita continua di blog tematici sull’argomento mamma e maternità. Uno su tutti: Nonsolomamma ideato e curato da Elasti, una giornalista finanziaria che ha tre figli, tutti piccoli e che tiene anche una rubrica sul settimanale D di Repubblica. Segnalo altri due blog interessanti: Ero una brava mamma e Ma che davvero? e un canale tematico: Genitori Channel che ha anche una pagina Facebook molto dinamica e frequentata.

E’ tutto. Vado a vedere se mia figlia Sofia ha bisogno di qualcosa.

E’ nata Spreaker: la Social Web Radio creata dagli ascoltatori.

C’è una nuova risorsa creativa sulla rete: si chiama Spreaker.com, una Radio Online in cui tutti i contenuti e i palinsesti sono creati e generati dagli utenti. Spreaker permette infatti a tutti di diventare dei veri deejay radiofonici creando e trasmettendo il proprio programma sul web.

L’idea che sta alla base di Spreaker è di origine Social: l’obiettivo è quello di ricreare lo spirito delle radio libere degli anni ’70 garantendo un contenitore non solo per DJ professionisti ma anche per chi, dal basso, vuole far sentire la propria voce e condividere i propri saperi. Il risultato è una Social Web Radio basata sugli User Generated Contents. Spreaker è una piattaforma innovativa che permette all’utente di combinare l’esperienza d’uso della radio con l’interazione tipica di un social network: partecipazione attiva dell’utente, ampia copertura territoriale, assenza di disturbi di fondo e una notevole semplicità d’uso.

Su Spreaker infatti tutti i programmi sono creati dagli utenti in piena autonomia: una volta creati i vari programmi, Spreaker mette insieme gli show creando un unico flusso audio. Inoltre, la piattaforma garantisce un’alta interattività tra gli user, ed è interessante anche per le aziende: ogni show è infatti intervallato da messaggi pubblicitari altamente personalizzabili in funzione dei diversi profili degli ascoltatori.

Se volete diventare DeeJay per un giorno accomodatevi su Spreaker.com

Tutto quello che avreste voluto sapere su internet (ma non avete mai osato chiedere).

Prendo in prestito lo storico titolo di un film di Woody Allen per presentarvi questa locandina al limite del grottesco che illustra tutto ciò che si può fare con la rete.

Ma davvero c’è ancora gente che non sa cos’è la rete? Forse sì, purtroppo.

A questo link trovate qualche spiegazione in più sull’iniziativa legata alla locandina in oggetto.

L’importanza delle parole chiave all’interno di un sito.

Chi mi legge con costanza (grazie) si ricorderà del post di qualche giorno fa in cui parlavo di Margaret Mazzantini e del suo ultimo libro Nessuno si salvi da solo. In quel post facevo riferimento al bel lavoro fatto da Margaret e dal suo staff per promuovere sulla rete il nuovo romanzo.

All’interno del post venivano ripetute più volte e in modo ben distribuito alcune “parole chiave” tipo Margaret Mazzantini, ultimo libro Mazzantini, Mazzantini nuovo libro etc… Google e gli altri motori di ricerca hanno premiato questa pratica, posizionando il mio post nelle prime pagine per la ricerca di quelle parole chiave.

Google, per esempio, alla ricerca Mazzantini ultimo libro mi posiziona in prima pagina. E’ facile però che, tra qualche giorno, la posizione ottenuta vada a scemare, ed è una cosa abbastanza normale, perchè Google premia la novità e la freschezza del post. E in secondo luogo io non ho interesse a far arrivare sul mio blog la gente per quelle determinate parole chiave e quindi non farò altri post utilizzandole, cosa che invece dovrei fare se mi interessasse ricevere traffico.

A conferma di tutto ciò, sono andato a consultare le statistiche del blog e ho scoperto che dalla messa on line del post sulla Mazzantini, 4 marzo 2011, sono state 29 le persone che sono arrivate qui attraverso la parola chiaveMargaret Mazzantini ultimo libro” e 14 quelle con la parola chiave ” nuovo libro Mazzantini” (vedi foto)

Quindi, se volete farvi trovare dai motori di ricerca, sappiate che uno metodi (ma non il solo) per farlo è quello di inserire in maniera intelligente all’interno del sito o del blog, le parole chiave riferite alla vostra attività o ai vostri prodotti. E’ un piccolo passo per far arrivare i potenziali clienti sulle vostre pagine.

Se questo argomento vi ha interessato e volete approfondirlo, scrivetemi una mail.

Motore di ricerca. Dei dispersi.

La rete si conferma lo strumento più innovativo in circolazione. Subito dopo la tragedia che ha colpito il Giappone (terremoto+tsunami), Google si è infatti inventato Google Finder uno strumento di ricerca di persone di cui non si hanno notizie. Il link, già testato per il terremoto in Nuova Zelanda, ricerca i dispersi e fornisce informazioni sulle persone.

Più motore di ricerca di così.